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Brentella |
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Problemi d’acque nell’alta pianura trevigiana dei secoli XV e XVIRaffaello Vergani Problemi d’acque nell’alta pianura trevigiana dei secoli XV e XVI XX-396 pagine prezzo di copertina 20,66 euro Ma la “Brentella” di cui si parla è quella trevigiana, derivata dal Piave nel 1436 in località Pederobba e portata a compimento verso il 1550. Il progetto del canale, nato in ambiente trevigiano intorno al 1430, aveva una sua indiscutibile logica e organicità. Si trattava di apportare l’acqua in una regione geografica, l’alta pianura compresa tra il Montello e il Sile, caratterizzata da un suolo ghiaioso, arido, poco fertile, e renderne possibile, o comunque intensificarne, il popolamento e la colonizzazione agricola. Ma quando, dopo il 1445, il canale e le sue numerose diramazioni cominciano a scorrere per la pianura, molte domande vi si affollano intorno. Si vuole acqua per dissetare uomini e animali, acqua per irrigare campi e prati, ancora acqua per azionare ruote idrauliche e mulini. Per un po’ si parlerà anche di un canale navigabile fino a Treviso.
Raffaello Vergani (Montebelluna 1937) ha studiato chimica e scienze politiche all’Università di Padova, dove insegna Storia economica e sociale dell’età moderna. Il suo principale tema di ricerca è la storia mineraria e metallurgica del Veneto, sulla quale ha pubblicato numerosi saggi in riviste e miscellanee italiane e straniere; dal 1985 si occupa anche di problemi d’acque, studiando in particolare canali, mulini e traghetti del Trevigiano in età tardomedievale e moderna.
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