Una “quasi città” e il suo territorio nel secolo XVI
Anna Pizzati Conegliano
Una “quasi città” e il suo territorio nel secolo XVI Fondazione Benetton Studi Ricerche-Canova Treviso 1994
XVIII-286 pagine
una tavola allegata prezzo di copertina 17,04 euro
ISBN 88-86177-25-9 (collana Studi veneti/Campagne trevigiane in età moderna, 3)
Alta densità demografica, vitalità sociale ed economica, articolata varietà di istituzioni cittadine sono le condizioni che, tra il XV e il XVI secolo, inducono gli abitanti di Conegliano – piccola podesteria ai piedi delle Prealpi bellunesi compresa nel dominio della Repubblica di Venezia – ad aspirare alla promozione a civitas e alla separazione amministrativa da Treviso. La ricerca tiene conto della varietà morfologica del territorio situato tra pianura e collina, attraversato da importanti vie di comunicazione che alimentano un fiorente commercio di prodotti locali (in particolare del vino) con i paesi tedeschi. Dallo studio della distribuzione della proprietà fondiaria emerge in modo inatteso una presenza irrilevante di proprietari veneziani e trevigiani. La terra infatti è in gran parte nelle mani dei ceti cittadini coneglianesi e, in misura minore, del clero, mentre una significativa presenza di terre collettive sostiene un ceto di agiati contadini. Sono tutti elementi, insomma, che contribuiscono a configurare Conegliano come una “quasi-città” per una non breve stagione cui porranno fine, alla metà del Seicento, le alienazioni dei beni comunali e la contemporanea espansione della proprietà trevigiana e veneziana.
Anna Pizzati si è laureata in storia a Venezia e nel 1996 ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca in Storia sociale europea. Ha pubblicato il libro Commende e politica ecclesiastica nella Repubblica di Venezia tra ’500 e ’600 (Venezia 1997).