Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino
ventesima edizione, 2009
La natura, l’architettura, lo spazio, il tempo, la luce, le materie di cui è fatto, il posto che occupa, assumono a pieno il valore di luogo solo nel momento in cui è presente e attiva una comunità che vi si riconosce e che ne è responsabile. Qui sono contemporaneamente presenti una comunità parrocchiale nella tradizione della Chiesa protestante e una comunità legata alla storia dell’Università, a sua volta istituzione che interseca la storia della Finlandia e costituisce una delle principali fonti di elaborazione dell’idea di nazione e di energia per la sua costruzione fin dalla metà del XIX secolo. L’Università tecnologica, fondata nel 1849 ha vissuto per oltre un secolo nel centro della città, e ha trovato posto a Otaniemi nel secondo dopoguerra, con un piano di Alvar Aalto, vincitore del concorso del 1949 e autore sul posto di alcune delle sue opere più note, e con edifici progettati e realizzati da vari architetti, tra i quali i Siren, Kaija e Heikki, e i Pietilä, Raili e Reima. L’esigenza di un centro di vita religiosa e comunitaria, non previsto dal piano, nasce dai primi gruppi di studenti trasferiti nelle case che erano servite nel 1952 per ospitare gli atleti delle Olimpiadi. Sono gli studenti, organizzati in Associazione dal 1947 nella Ristin Kilta (Gilda della Croce), a raccogliere ingegnosamente i fondi e a incaricare gli architetti. L’opera è inaugurata nel 1957. Dal 1960 al 1965, la Cappella di Otaniemi è stata utilizzata dalla Parrocchia di Tapiola, il quartiere contiguo, parte di Espoo, una delle due grandi espansioni di Helsinki cresciute in quegli anni. Nel 1972 l’Associazione degli studenti la cede alla Parrocchia, garantendone il ruolo e il titolo originario, così che il parroco è anche cappellano universitario. Il 22 luglio 1976 un incendio doloso danneggia gravemente la chiesa che nel biennio successivo viene restaurata dagli stessi architetti Siren. Questo piccolo compendio svolge dunque un ruolo attivo di incontro tra diversi gruppi sociali e diverse esigenze formative, in un Paese nel quale vige un rapporto collaborativo tra uno Stato moderno e una Chiesa Evangelica. Mentre la proprietà e il governo della Cappella sono parrocchiali, l’area circostante è proprietà dello Stato e fa parte dell’Università, Alma Mater, responsabile del campus e moralmente impegnata per la salvaguardia del luogo. La Giuria rivolge un rispettoso ma caloroso appello alla Parrocchia affinché verifichi se le esigenze funzionali pertinenti al progettato corpo di fabbrica possano trovare adeguato accoglimento in una ubicazione meno contigua alla corte del campanile; ed estende l’appello al Rettorato dell’Università e all’Associazione degli studenti per la cura dei percorsi veicolari e pedonali e per la manutenzione dei dintorni con l’auspicabile allargamento dell’area di tutela. È compito di tutti i responsabili, nelle diverse misure e modalità, salvaguardare il carattere discreto, sobrio, silenzioso, che coinvolge quanti vivono, studiano e lavorano nella penisola, e ne fa per tutti uno spazio di crescita, equilibrio e meditazione. La Giuria affida il sigillo scarpiano dedicato alla Cappella di Otaniemi alla Federazione delle Parrocchie di Espoo, esprimendo il più caloroso augurio di buon lavoro, esteso a tutte le collaboratrici e i collaboratori nei diversi campi della teologia, dell’educazione e della musica; un buon lavoro, quotidiano e sereno, fatto com’è di pensieri altissimi e pratiche semplici, di gesti quieti e cure accoglienti, di porte aperte all’incontro con un senso della natura che dialoga con la sfera del sacro, con una attitudine inventiva all’incrocio tra innovazione e tradizione, con una condizione umana esposta tra scienza e fede; all’incontro insomma con un raduno di cose, idee, esperienze che aiutano a orientarsi nel mondo.