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la Fondazione per

Lettera Internazionale n. 113: il bosco tra natura e cultura


in copertina: Jannis Kounellis, Senza titolo, 2002, La Marrana, Montemarcello, La Spezia.

Giovedì 8 novembre 2012 viene presentato al pubblico il numero 113 di «Lettera Internazionale» dedicato al “bosco tra natura e cultura”, esempio di bio-diversità da governare come bene comune, per un “arcipelago del comune”.

 

Il numero è frutto della collaborazione editoriale tra la rivista, in particolare la sua direttrice Biancamaria Bruno, e la Fondazione, in particolare Patrizia Boschiero (responsabile edi­zioni), Domenico Luciani e Marco Tamaro, ed è nato lungo la strada, fertile e ricca di svi­luppi, della XXIII edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2012, quella del Bosco di Sant’Antonio. Questo piccolo bosco che, da secoli, è il punto di riferimento ambien­tale, politico, economico, culturale e sentimentale della comunità di Pescocostanzo, in Abruzzo, ha ispirato e continua a suscitare grandi passioni e battaglie straordinarie per la sua cura. Ha dato il via anche a questo lavoro collettivo di «Lettera Internazionale» 113, dove è affrontato da molti e diversi sguardi il tema del bosco che, sulla soglia tra natura e cultura, non può fare a meno dell’uomo e del quale l’uomo non può fare a meno; grande metafora, pone una serie di questioni cruciali: quella della Bio-diversità e quella dei Beni comuni e del loro governo, nella consapevolezza che l’uomo per tutelarsi deve tutelare la natura e ricostruire un orizzonte condi­viso di arcipelago di comunità in dialogo – tra umani, piante e animali. Scelta politica, che si­gnifica riconoscere nell’altro – umano, animale o vegetale –, parafrasando Wilhelm von Humboldt, lo “straniero da sé” e non l’“estraneo”, perché straniero è ciò che suscita curiosità e simpatia, estraneo ciò che spaventa e allontana.

Essendo la vecchia opposizione tra Natura e Cultura ormai priva di senso, dobbiamo prendere atto che la sola vera chance che abbiamo, come abitanti di questo pianeta, è la costruzione di una seria “antropologia della natura”. Non è un ossimoro, ma un modo provocatorio per dire che è necessario istituire una nuova alleanza tra natura e cultura, perché ormai possiamo intendere la natura solo come un elemento della cultura.

 

Ne parlano con Isabella Panfido (giornalista e poeta): Carmen Añón (paesaggista, Univer­sità di Madrid), Biancamaria Bruno (direttrice di «Lettera Internazionale»), Dario Gentili (fi­losofo, Università di Roma Tre), Domenico Luciani (coordinatore del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino), Marco Tamaro (direttore della Fondazione), José Tito Rojo (botanico, Università di Granada), Anna Zoppellari (francesista, Università di Trieste), altri autori e i componenti del comitato scientifico studi e ricerche per il paesaggio della Fondazione.

 


 

giovedì 8 novembre 2012

ore 17

spazi Bomben

presentazione pubblica

 
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