Gaetano Cozzi: sei conversazioni, una lezione inedita, la bibliografia
Breve profilo biografico di Gaetano Cozzi
Personalità di spicco della storiografia italiana della seconda metà del Novecento, Gaetano Cozzi (1922-2001) è stato storico delle istituzioni e del diritto, della Serenissima. Nato a Zero Branco (Treviso), entra all'Accademia militare di Modena ma si laurea in giurisprudenza a Milano con una tesi su Paolo Sarpi. Grazie all'incarico di segretario del neonato Istituto di storia della Fondazione Giorgio Cini può dedicarsi agli studi veneziani, in una città assai difficile per una persona che non dispone dell'uso delle gambe. La sua prima monografia, Il doge Nicolò Contarini. Ricerche sul patriziato veneziano agli inizi del Seicento (1958), rilegge sotto una prospettiva inedita la dialettica delle istituzioni e il discorso politico veneziano cinque-seicentesco. Docente a Ca' Foscari dal 1966, ottiene in seguito la cattedra di Storia medievale e moderna alla Facoltà di scienze politiche di Padova, dove rimane fino all'apertura della nuova Facoltà di lettere e filosofia dell'ateneo veneziano. Qui è tra i promotori del Corso di laurea in storia e, dopo pochi anni, di uno dei primi dottorati di ricerca del settore. Gli studi sarpiani culminano nell'edizione ricciardiana delle Opere del servita, curata assieme alla moglie Luisa Zille. Si dedica quindi alla storia delle istituzioni politiche e giudiziarie della Serenissima, considerate nella loro dimensione sociale (Repubblica di Venezia e stati italiani. Politica e giustizia dal secolo XVI al secolo XVIII, Einaudi, Torino 1982). Autore, con Michael Knapton e Gianni Scarabello, dei due tomi del dodicesimo volume della Storia d'Italia (Utet), si impegna a fondo nella Storia di Venezia edita dalla Fondazione della Enciclopedia Italiana, curandone alcuni volumi e scrivendo importanti contributi. Direttore dell'Istituto di storia della Fondazione Giorgio Cini, membro dell'Accademia dei Lincei, è tra i fondatori della Fondazione Benetton Studi Ricerche, dove ha promosso importanti iniziative culturali. Passato fuori ruolo, oltre alla riedizione in diversi volumi (Marsilio) dei suoi saggi, porta a termine ricerche nuove, come il caso ricostruito in Giustizia «contaminata». Vicende giudiziarie di nobili ed ebrei nella Venezia del Seicento (1996).