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la Fondazione per |
Borse di studio “Gaetano Cozzi” |
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edizione 2011SARA SALMASO Liturgie dei poteri rovesciati: l’episcopellus a Padova nel XIII secolo Laurea specialistica in Storia medievale, Università Ca’ Foscari Venezia
Motivazione della giuria
La tesi di laurea specialistica della dottoressa Laura Salmaso, Liturgia dei poteri rovesciati: l’episcopellus a Padova nel secolo XIII (Università di Venezia Ca’ Foscari), pur nell’analisi di un caso specifico affronta un tema complesso, di generale interesse, importante per la comprensione della cultura, della mentalità e della religiosità di lunghi secoli dell’età di mezzo. Si analizza con taglio monografico il rituale che il 6 dicembre nell’ambito della canonica (annessa al soglio episcopale) vedeva l’elezione da parte degli accoliti e degli scolari di un vescovo fanciullo, scelto fra di loro, destinato a prendere il posto del vero vescovo alla vigilia del 28 dicembre, festa dei Santi Innocenti. In questo giorno, dopo il pranzo offerto a canonici, preti e scolari nella casa canonicale, l’episcopello salito a cavallo con mitra, piviale, anello e guanti, guidava con il suo seguito la processione pastorale nei luoghi di culto (chiese e monasteri) dove riceveva i dovuti onori e raccoglieva i tributi. L’analisi dell’articolato rituale, accuratamente descritto nel duecentesco Liber ordinarius della chiesa padovana, riesce a cogliere i significati profondi di una cerimonia di reale carattere liturgico, in equilibrio fra la dimensione giocosa e una profonda serietà. Se ne evidenziano pure i legami con riti di carattere mimetico e di rovesciamento dei ruoli dai risvolti anche carnevaleschi, noti (anche se non sufficientemente studiati) in luoghi diversi dell’Europa cristiana medievale: riti quali le feste dei folli o le laudes cornomannie, o le feste dell’asino. Si giunge in fine a proporre una lettura del ludus quale strumento utile per ribadire la superiorità della canonica all’interno della diocesi padovana. La dovuta attenzione è riservata pure agli sviluppi che nel corso del tempo portarono faticosamente le gerarchie ecclesiastiche al divieto di queste cerimonie tradizionali, sviluppi giunti nel 1425 con i deliberati del concilio di Basilea al passaggio cruciale, nel quadro di un progressivo disciplinamento mirato a spegnere i risvolti irriverenti e poco decorosi della celebrazione. Fra i meriti della ricerca si segnala da ultimo quello di non essere rimasta prigioniera di letture tradizionali che tendono a risolvere riti di questo genere nell’ambito della storia del teatro e della rappresentazione sacra, senza cogliere quei significati liturgici utili alla comprensione degli assetti culturali e religiosi radicati nella sensibilità collettiva del medio evo. Per quanto sopra esposto, tenendo conto della qualità della ricerca la commissione è stata unanime nel ritenere la tesi di Sara Salmaso pienamente meritevole di ricevere la borsa di studio intitolata al prof. Gaetano Cozzi. |
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