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la Fondazione per

Borse di studio “Gaetano Cozzi”

edizione 2011


GIULIA GIOVANNINI

Gioco e infanzia nel mondo greco ed ellenistico-romano

Dottorato di ricerca in Antropologia, storia e teoria della cultura, Università degli Studi di Siena 

 

 

Motivazione della giuria

La tesi di dottorato di Giulia Giovannini, propone un approfondimento sulla pratica ludica dell'infanzia nel mondo antico. Nella prima parte (Il gioco vissuto: giochi e giocattoli) l'elaborato si presenta come un "lessico" greco-latino di giochi raggruppati per tipologie (particolarmente interessanti risultano le sezioni dedicate ai giochi con la palla, o di imitazione o, ancora, di fortuna), composto attingendo a un ampio repertorio di fonti (letterarie ed archeologiche) considerate per un lungo arco di tempo. Interrogando le testimonianze con metodo, acume interpretativo e filologico, preoccupandosi peraltro, traducendo le più significative, di rendere immediati i risultati raggiunti, e inserendosi sempre, criticamente, nella tradizione più aggiornata degli studi di settore, l'autrice ha saputo fare il punto (distinguendo tra congettura e dato certo e ipotizzando anche soluzioni originali) su modalità di gioco e fattezze degli strumenti utilizzati, cercando, quindi, di dare concretezza ad aspetti sempre molto difficili da indagare (per dispersione o silenzio delle fonti e carattere per lo più privato delle pratiche considerate), ma senza correre il rischio di isolarli dalla realtà in cui appaiono inseriti. Un catalogo che si rivela particolarmente utile per individuare permanenze o meno di pratiche in età successive o, ancora, slittamenti o connessioni di quello ludico con altri ambiti. A questa parte dedicata ai "gesti ludici" propri dell'infanzia che, l'autrice stessa individua come "universali", dato il loro "forte conservatorismo", ne segue un'altra (Il gioco pensato ed il gioco in situazione), maggiormente connotata, perché riconducibile ai contesti culturali e sociali specifici del periodo in esame. Nel primo segmento è messa soprattutto in evidenza la percezione "attenta" dei pensatori antichi, in relazione alla dimensione ludica dell'infanzia contemporanea, per i quali il gioco risulterebbe, secondo l'autrice, "elemento strutturante delle relazioni sociali" e, ancora, "uno degli espedienti per costruire l'identità infantile nel mondo antico"; nel secondo, invece, giochi e giocattoli dell'antichità, sono collocati nell'ambito delle reali pratiche sociali (le cosiddette "cornici spaziali e sociali, istituzionali o private" indagate dall'autrice). Un ricco corredo iconografico infine, raccolto e presentato con accuratezza, a cui la tesi fa, utilmente, riferimento costante, accompagna il lavoro di ricerca, diventandone parte integrante.

Per l'essersi inserita, con originalità, in una lacuna negli studi del settore – attenti piuttosto all'agonistica antica che ai passatempi ludici dell'infanzia – per le qualità analitiche e filologiche messe in evidenza, per la capacità di sistematizzare i materiali raccolti, fornendo commenti chiarificatori e interpretazioni convincenti delle singole pratiche, ma anche, più in generale, del gioco dei fanciulli nell'antichità, per la chiarezza, infine, con cui dà conto dei risultati raggiunti, la tesi di dottorato della dottoressa Giulia Giovannini è stata ritenuta dalla commissione giudicatrice meritevole di ricevere una delle borse di studio intitolate a Gaetano Cozzi.

 

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