La ricerca, in corso, si propone di far luce sulla figura di Ludovico Braidotti, l’architetto artefice del Frenocomio Civico e dell’Ospizio per cronici di Trieste (1903-1908). Braidotti nasce a Gorizia il 3 luglio 1865, figlio di un artigiano, restauratore di mobili e oggetti d’arte. Dopo la Scuola Reale a Gorizia, studia a Vienna dal l882 al 1887, dove frequenta il Politecnico e si laurea nel 1887. Sono gli anni di transizione tra il pieno classicismo neobarocco (l’era del Ring e di Gottfried Semper) e quella che sarà la rottura del movimento di Secessione alla fine del secolo. Sono gli anni del dibattito sul rapporto tra “il moderno” e “l’antico”, segnati dal pensiero urbanistico di Camillo Sitte (L’arte di costruire le città esce nel 1889), dall’opera di Otto Wagner (1841-1918) e dagli inizi della scuola di storia dell’arte di Franz Wickhoff e Alois Riegl. Tornato a Gorizia, nel 1889 si trasferirà a Trieste dove per mezzo secolo, fino alla morte, prima insegna, poi progetta e costruisce grandi edifici scolastici e il manicomio di Gorizia, conducendo un’intensa vita pubblica, con incarichi politico-amministrativi significativi.
ricerca 1998
Ricercatore: Cassiano Dall’Antonia
Supervisore: Domenico Luciani
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