Palazzo Bomben


Sito di particolare significato nella vicenda storica della città: prima del 1280 era occupato dal palazzo dei nobili De Castelli; poi dai Tempesta, avogari del Vescovo, e dai da Carrara. In seguito la Repubblica di Venezia lo donò al fiorentino Bombene, vincitore dei Carraresi.
I decori a fresco nascosti nell’intercapedine del solaio del primo piano testimoniano un profondo intervento edilizio avvenuto nel primo Cinquecento.
A cavallo tra il Settecento e l’Ottocento i Bomben ristrutturarono il palazzo nelle forme e nei decori neoclassici propri del periodo. È di questi anni la decorazione di Giovanni Battista Canal nelle sale a sud, la sistemazione dello scalone, il rifacimento degli intonaci esterni, la nuova facciata su via Cornarotta e il rifacimento completo delle facciate del corpo posteriore sulla Roggia.
Dal 1940 è stato sede dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. I danni subiti il 7 aprile 1944 da bombe che colpiscono la parte verso la Roggia e la mancanza d’interventi di salvaguardia provocano lentamente il dissesto e il crollo dei solai e di parte delle murature.
Nel 1950-1951 il palazzo è stato oggetto di un intervento parziale di consolidamento e sistemazione.
Con i lavori eseguiti nel 2002-2003 sono stati ripristinati fedelmente gli elementi originali non compromessi (o di cui rimaneva testimonianza), compreso un solaio cinquecentesco decorato, nascosto dalla successiva decorazione neoclassica. Nella parte verso la Roggia sono stati ricavati ampi volumi destinati ad auditorium e spazi espositivi.

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/ en.fbsr.it stampa del 22 novembre 2024