Borse di studio “Gaetano Cozzi”

anno accademico 2006-2007


FRANCESCO MARCATTILI
Il Circo Massimo. Architetture, funzioni, culti, ideologia
Dottorato di ricerca in Archeologia,
Università degli Studi di Perugia.

Motivazione della giuria
La tesi di dottorato in Archeologia presso l’Università degli Studi di Perugia di Francesco Marcattili, ricostruisce origine ed evoluzione del principale complesso rituale di Roma. L’approccio globale e sistematico ha consentito all’autore di interessarsi di un’intera area (la valle Murcia), recuperandola agli studi non solo dal punto di vista monumentale, ma ricostruendo anche i culti ivi celebrati e le funzioni svolte dal sito, fondamentali per capire le ragioni stesse della fondazione del più importante complesso circense romano in quel luogo; tutto questo evidenziando eventuali derivazioni dal mondo greco e senza perdere di vista il contemporaneo contesto storico-sociale di riferimento.
La ricerca, dando puntualmente conto dei risultati degli studi precedenti, si è avvalsa oltre che di un cospicuo apparato di fonti letterarie criticamente discusse, di un ricchissimo repertorio iconografico sui diversi ambienti e architetture del Circo Massimo, raccolto dall’autore e riportato in Appendice. La prima parte della tesi (Tra Palatino e Aventino: la valle Murcia e le origini del Circo Massimo) ricostruisce, con cura esemplare, il complesso sistema religioso e ideologico di età arcaica dell’area su cui sorse il Circo Massimo. Su un insieme di ritualità e tradizioni preesistenti, come evidenzia la ricerca, i Tarquini (dal vi secolo a.C.), ispirandosi ad agoni equestri greci ed etruschi allestirono un’area destinata a tal genere di cerimonie collettive, dando inizio al Circo Massimo in forme parzialmente stabili, dopo una preventiva bonifica dell’area paludosa. A partire dal ii secolo a.C. esigenze di stabilità maggiore, riflesse anche nell’aumentata frequenza di celebrazione dei ludi, consentirono al Circo Massimo di acquisire gradualmente una fisionomia architettonica più definita: all’origine, evoluzione, funzione e significato di questi impianti (in particolare carceres, fornice di Stertinio, ovadelphinipulvinar), che sostituirono strutture provvisorie o allestite al bisogno, l’autore dedica la seconda parte del lavoro (Il Circo Massimo tra età repubblicana e augustea). In età cesariana-augustea il complesso fu sottoposto a una prima ristrutturazione generale, che diede all’impianto planimetria e forme stabili, e canonizzò la tipologia circense. L’ultima parte della ricerca (Il Circo Massimo in età imperiale), si concentra sui pochi monumenti realizzati ex novo in quel periodo (in particolare l’Arco di Tito dell’ 81 d.C., e l’obelisco innalzato da Costanzo II nel 357 d.C.), testimonianza di «come l’architettura d’insieme e l’ideologia circense fossero state virtualmente stabilite e concluse tra età arcaica e periodo repubblicano».
Per i segnalati risultati raggiunti, la commissione giudicatrice, 
unanime, ha ritenuto il lavoro di Francesco Marcattili meritevole 
di ricevere la borsa di studio intitolata alla memoria 
di Gaetano Cozzi.

Fondazione Benetton Studi Ricerche
/ en.fbsr.it stampa del 1 settembre 2024