Anno accademico 1998-1999
SILVIA PANIZZI, Dall’agonismo alla politica,
qualche esempio di strumentalizzazione dei
successi sportivi nella Grecia arcaica e classica,
Facoltà di lettere e filosofia, Università di Pavia.
MOTIVAZIONI DELLA GIURIA
La tesi di Silvia Panizzi, Dall’agonismo alla politica, qualche esempio di strumentalizzazione dei successi sportivi nella Grecia arcaica e classica, propone un’interessante rilettura delle realtà agonistiche espresse dalla civiltà greca, cogliendone i complessi rapporti con i contesti politici e gli equilibri di potere esistenti. Nell’individuazione di un’efficace serie di casi esemplari, utili a comprendere quali ricadute politiche potesse avere il successo nelle attività sportive e in particolare nei giochi olimpici, l’autrice mostra una buona conoscenza di fondo della civiltà con cui si confronta, utilizzando con precisione e finezza fonti non sempre agevoli da maneggiare.
Il ben calibrato lavoro sulle testimonianze residue si accompagna a un attento uso della bibliografia disponibile, portando in evidenza vicende esemplari, quali quelle dell’ateniese Cilone, della dinastia degli Ortagoridi di Sicione, di Milone di Crotone e del meno noto Filippo di Butacide. Qualitativamente diversa è l’esperienza di Fidone di Argo con cui si tratta non di un atleta ma di un giudice supremo delle gare, e particolarmente interessante appare il caso di Alcibiade, con il quale l’autrice dimostra di sapersi muovere con sicurezza non soltanto nell’ambito dell’arcaismo ma anche in quello dell’età classica. Le esperienze individuali da cui la ricerca parte, non escludono la chiara percezione degli eventi complessivi in cui esse si inseriscono (si pensi, per esempio, all’intreccio fra vittorie olimpiche ed equilibri di potere nel contesto sibaritico-crotonese) e si giunge in fine a ribadire l’assunto di fondo proposto dalla ricerca: il possibile parallelismo tra l’agone sportivo e quello politico. La qualità complessiva della ricerca e la sua accurata e intelligente conduzione rendono la tesi della dottoressa Panizzi meritevole di ricevere il premio.
