Borse di studio “Gaetano Cozzi”

Anno accademico 2001-2002


MARIA RICCARDA PANIGHINI, “Les jeux sont faits!”. Il tema del gioco d’azzardo nella narrativa europea dell’Ottocento,
Facoltà di lettere e filosofia, Università di Pisa.

 

MOTIVAZIONI DELLA GIURIA

La tesi si segnala anzitutto per l’ordinata analisi di una serie di testi di particolare rilievo per quanto concerne il ricorso al tema del gioco d’azzardo nella letteratura di un secolo (l’Ottocento) che in questo ambito si presenta di speciale interesse. È proprio in tale secolo, infatti, che da un lato matura un’attitudine di nuova condanna nei confronti dell’azzardo e, nel contempo, cresce l’attenzione alle “forze superiori”: al Caso, al Destino, al Fato, alla Sorte, con uno stacco radicale rispetto alle esperienze settecentesche segnate dalla tradizione illuministica. Della tesi si segnala la sistematicità e la razionale organizzazione. La parte introduttiva propone un opportuno inquadramento del gioco dal punto di vista psicologico e comportamentale mostrando una buona conoscenza della bibliografia, con riguardo soprattutto al gioco patologico e alle forme compulsive. Su questa premessa si può poi procedere all’esame dei testi selezionati con cura, presentati con grande linearità prima nel loro contenuto e poi nel modo peculiare in cui il tema è affrontato. Lo schema, anche se talvolta rischia di essere ripetitivo, permette un chiaro e ordinato percorso di verifica testuale. Va anche segnalato come la scelta dei testi non sia limitata ai classici del settore (quali Il giocatore di Dostoevskij, vero monumento letterario, o La pelle di zigrino di Balzac), ma abbia anche recuperato opere marginali o ormai dimenticate come Decadenza di Luigi Gualdo o Rubè di Giuseppe A. Borgese. Lo stesso splendido Fatalist di Lermontov ha per certi versi il sapore del recupero. Buona è la capacità della dottoressa Panighini di cogliere topoi o leit motiv ricorrenti (come il novellino-vincitore, la malia del gioco, l’alterazione della personalità) e di segnalare climi e ambienti tipici, quali ad esempio gli stabilimenti termali. Bene si insiste anche sul gioco d’azzardo regolato dal caso e realtà paradigmatica del conflitto dell’individuo con le “forze arbitrarie”, intese anche come istanza diabolica, secondo lo “spirito dei tempi”. Per tutto quanto sopra indicato, si giudica il lavoro di tesi della dottoressa Maria Panighini meritevole di ricevere la borsa di studio intitolata al professor Gaetano Cozzi.

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/ en.fbsr.it stampa del 28 luglio 2024