Borse di studio "Gaetano Cozzi"

anno accademico 2004-2005


Diva Di Nanni
Concorsi sportivi e propaganda politica in età ellenistica
Dottorato di ricerca in storia antica, Università Federico II di Napoli

Motivazione della giuria

La tesi affronta con cura e attenzione il tema dei rapporti fra Concorsi sportivi e propaganda politica in età ellenistica, occupandosi dunque del periodo compreso tra gli anni di Alessandro Magno e l’affermazione della supremazia di Roma nel I secolo a.C.: epoca in cui la cultura greca divenne il comune denominatore dei popoli che abitavano il Mediterraneo e l’Asia Minore. Il lavoro si apre in specifico affrontando l’attitudine di Alessandro verso lo sport, evidenziandone le finalità di fusione etnica dei Macedoni col mondo greco, nella percezione di quello stretto nesso intercorrente fra politica e agonistica che sarà un filo conduttore nel lavoro di tesi.
La ricerca è poi scandita in capitoli che, dopo quello riservato ad Alessandro, procedono nel riferimento alle diverse dinastie seguite al periodo dei diadochi (Tolomei, Seleucidi, Antigonidi e Attalidi), fino all’avvento di Roma, ritrovando in generale il già richiamato ruolo politico delle manifestazioni agonistiche, ma mettendo poi l’accento su aspetti di speciale rilievo, fra i quali si segnala l’istituzione di nuove feste sportive a opera e/o in onore di figure eminenti. Di fatto, la ricerca del consenso o, in altre condizioni, dell’integrazione, batteva la stessa via per cui i titolari del potere affermavano il proprio prestigio e in questa prospettiva risulta ben evidenziata la partecipazione ai giochi da parte dei dinasti ellenistici, così come dei membri delle loro famiglie.
La ricerca è condotta, peraltro, senza generalizzazioni o semplificazioni e coglie bene le molte variabili rispetto alle tendenze generali. Così, restando per esempio alla partecipazione diretta agli agoni, si nota come i Seleucidi non parteciparono in alcun modo ad incontri sportivi, mentre da parte loro gli Attalidi si impegnarono specialmente nelle prove ippiche con evidenti fini di autorappresentazione, con una scelta particolarmente efficace e aristocratica stante il carattere alto di quelle gare. Interessante altresì è la partecipazione a manifestazioni equestri da parte di donne di stirpe sovrana (e si ricordano in particolare le esponenti della dinastia tolemaica Belistiche, Arsinoe e Berenice).
Con il suo regolare procedere la dottoressa Di Nanni mostra una sicura capacità nell’individuare casi esemplari utili per confermare le interpretazioni che viene proponendo, con richiami di assoluta evidenza quali per esempio l’intervento di Alessandro Magno a Olimpia nel 324 a.C. sul rientro degli esuli, o la proclamazione della libertà dei Greci da parte di Tito Quinzio Flaminino nel 196 in occasione degli Isthmia. Coerentemente alle finalità della ricerca, l’andamento di rapida sintesi del lavoro è ben sostenuto dalla ricca appendice dedicata al sistematico “Catalogo delle gare” accompagnato dalla edizione delle fonti che le attestano, nonché dalla utile tabella cronologica che (quando si possa disporre di una datazione affidabile e di un plausibile collegamento) evidenzia la connessione tra gli eventi politico-militari e quelli agonistici.
L’originalità scientifica e le qualità analitiche ed espositive dello studio su Concorsi sportivi e propaganda politica in età ellenistica hanno indotto la commissione a ritenere la dottoressa Diva Di Nanni pienamente meritevole di ricevere il premio intitolato a Gaetano Cozzi.

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/ en.fbsr.it stampa del 28 luglio 2024