Borse di studio “Gaetano Cozzi”

Anno accademico 2002-2003


SARA OLIVERO,
Le culture nel calderone olimpico. Le cerimonie olimpiche come veicolo di comunicazione interculturale,
e
FEDERICA TURCO,
Dal rito allo spettacolo. Le cerimonie olimpiche come eventi mediali,

Facoltà di lettere e filosofia, Università di Torino.


MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Le tesi di laurea in Scienze della Comunicazione di Sara Olivero e di Federica Turco denunciano fin dal sottotitolo una matrice comune (nascono dalla collaborazione tra l'Università di Torino, in particolare il professor Ugo Volli, il relatore di entrambe le tesi, e il Comitato per l'organizzazione dei giochi olimpici invernali di Torino 2006) e un alto tasso di complementarietà e di interdipendenza, che hanno indotto a prenderle congiuntamente in considerazione ai fini del premio. Non si tratta tuttavia di tesi parallele. Anche se condividono uno sguardo alla storia delle Olimpiadi e al loro versante cerimoniale, poi le strade si biforcano non solo a causa della diversa prospettiva («veicolo di comunicazione culturale» versus «eventi mediali»), ma anche perché i case-studies selezionati sono in parte diversi (la trama è peraltro la stessa, in quanto si basa su un confronto tra un'olimpiade estiva - un'olimpiade tout court - e un'olimpiade invernale), Nagano 1998 e Sidney 2000 per Olivero, Sidney 2000 e Salt Lake City 2002 per Turco.

Le cerimonie di apertura e di chiusura delle Olimpiadi negli ultimi decenni hanno subito un'evidente curvatura verso lo spettacolo, pur conservando quelle caratteristiche rituali imposte dal protocollo dei Giochi. Il ruolo attivo della televisione o, meglio, delle due televisioni, quella del paese ospitante le Olimpiadi e quella nazionale, che media con il commento parlato, ma anche con la selezione, in una certa misura, dei materiali, nei confronti della televisione “produttrice” delle immagini, ha trasformato un evento sportivo, sia pure con caratteristiche tutte proprie dal momento che l'olimpismo è un'ideologia, anzi una mitologia che in una certa misura “ingabbia” una fruizione dello sport in quanto tale, in un evento mediale e culturale di grande impatto.

Olivero e Turco hanno saputo esplorare con competenza e sensibilità tale metamorfosi. Alla luce di un'ampia letteratura internazionale e di un'analisi attenta delle fonti televisive le due candidate hanno fatto emergere in particolare le contraddizioni insite nello stesso fenomeno olimpico, a un tempo stimolo al superamento dei nazionalismi in una prospettiva ecumenica, in una sorta di melting-pot culturale a livello planetario, e arena, in cui le identità nazionali, soprattutto quella del paese ospitante i Giochi, trovano modo di esprimersi, di distinguersi e, al limite, di contrapporsi. Grazie a Le culture nel calderone olimpico e a Dal rito allo spettacolo non solo il Comitato per l'organizzazione dei giochi olimpici invernali di Torino 2006 ha potuto usufruire di un importante punto di riferimento per il lavoro mediatico che l'aspetta, ma ne è uscita notevolmente arricchita la nostra comprensione dell'importanza e della complessità delle cerimonie olimpiche. Questi i motivi che hanno indotto la commissione a premiare le due candidate assegnando loro, congiuntamente, una borsa di studio per tesi di laurea intitolata a Gaetano Cozzi.










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/ en.fbsr.it stampa del 28 luglio 2024