Se Venezia muore

presentazione pubblica


La Fondazione Benetton presenta il libro Se Venezia muore (Giulio Einaudi Editore, 2014) di Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte.

Scrive l’autore: «Le città storiche sono insidiate dalla resa a una falsa modernità, dallo spopolamento, dall’oblio di sé. Di questa minaccia, e dei rimedi possibili, Venezia è supremo esempio. Dobbiamo ritrovarne l’anima, rivendicare il diritto alla città».

In tre modi muoiono le città: quando le distrugge un nemico spietato, quando un popolo straniero vi si insedia con la forza, o quando perdono la memoria di sé. Venezia può morire se perde la memoria, se non sapremo intenderne lo spirito e ricostruirne il destino. Fragile, antica, unica per il suo rapporto con l’ambiente, Venezia si svuota di abitanti, e intanto è bersaglio di innumerevoli progetti, che per «salvarla dall’isolamento» ne uccidono la diversità e la appiattiscono sulla monocultura di una «modernità» standardizzata, riducendola a merce, a una funzione turistico-alberghiera.

Il caso di Venezia, emblematico, permette a Salvatore Settis un ragionamento universale: dall’Aquila a Chongqing – città della Cina che è passata dai 600.000 abitanti del 1930 ai 32 milioni di oggi – mutamenti frenetici imposti da ragioni produttive e di mercato violano il contesto naturale e lo spazio sociale, mortificano il diritto alla città e la democrazia.

Ne discuteranno con l’autore Anna Somers Cocks, fondatore di «The Art Newspaper», Carlo Magnani, Università Iuav di Venezia, Gherardo Ortalli, Università Ca’ Foscari di Venezia.

 

venerdì 27 marzo 2015

ore 17

spazi Bomben

Fondazione Benetton Studi Ricerche
/ en.fbsr.it stampa del 22 novembre 2024