L’in-canto del paesaggio nella musica tradizionale irlandeseconcertoLa musica, come produzione organizzata di suoni con intenti comunicativi specifici, ricopre un ruolo importante nella creazione di identità e territorialità. Il suono, infatti, ha il potere di evocare un “senso del luogo” diverso da quello evocato dalla vista e a esso complementare: è frutto di una attività che è insieme sensoriale e emotiva. La musica tradizionale in particolare, per la sua straordinaria carica identitaria, riesce a raccontare in modo nitido e con grande intensità paesaggi naturali e incantati. Su queste premesse è costruito il programma musicale proposto, che contempla melodie irlandesi, scozzesi e gallesi, eseguite da Sara Girardello, arpa celtica; Maddalena Sartor, flauto; Daniele Cernuto, viola da gamba. L’ascoltatore potrà compiere un viaggio virtuale che lo condurrà da dolci colline (The hills of Core) a cime rocciose che si specchiano sui laghi, a litorali irregolari con spiagge di sabbia bianca, baie riparate e pareti rocciose, isole brulle e selvagge, esposte alle correnti e alle burrasche dell’oceano (The dark Island, Inis Oirr, Aran Boat Song) e a prati e pascoli verdi accarezzati da venti leggeri (Southern Breeze), antichi castelli (Huntingtone Castle) e fortificazioni preistoriche e monasteri (Dunkeld Hermitage Bridge).
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Fondazione Benetton Studi Ricerche
/ en.fbsr.it stampa del 22 novembre 2024
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