Idee e opere di Graziano Appiani nella modernizzazione della cittā: 1870-1920
Il seminario pubblico ha affrontato una fase cruciale di cambiamento del gusto e della qualità della vita, attraverso una riflessione intorno alla figura di Graziano Appiani (Milano 1850-Treviso 1920), un “imprenditore politico” che ha avuto un ruolo centrale nella trasformazione culturale e sociale di Treviso tra Otto e Novecento.
Alla giornata di studio, aperta e presieduta da Domenico Luciani, hanno partecipato Antonio Basso (L’immagine della città nella trasformazione tra Otto e Novecento), Andrea Bellieni (La forma urbis tra Otto e Novecento), Livio Fantina (Continuità e rotture nei modelli culturali e sociali di Graziano Appiani), Gianfranco Pintacuda (Una ricerca sulle case Appiani condotta dentro la scuola), Livio Vanzetto (La figura di Graziano Appiani nella Treviso del primo Novecento) e Roberto Zilio (Il teatro Eden: “magnifica ed artistica nuova costruzione”).
Il programma ha compreso anche una visita guidata alla mostra “Appiani, vita di un’azienda, 1860-1995”, curata da Pompeo Pianezzola e Vittorio Rossi e organizzata dall’Unione degli industriali della provincia di Treviso insieme all’ICR Appiani di Oderzo.
Dai materiali del seminario e da altre ricerche condotte nel frattempo ha preso corpo un quaderno (Appiani e Treviso, Idee, opere, protagonisti della tensione modernista nella città tra Otto e Novecento, a cura di GIANLUCA MARINO, Treviso 2003), pubblicato nella collana “Memorie”, a conferma delle attenzioni che la Fondazione riserva alla storia di Treviso, ai personaggi e agli eventi che in diverso modo l'hanno segnata.verso modo l'hanno segnata.