Dritti ai dirittia cura di Codice a CurveLei vorrebbe salvare la terra che vede dal mare, vorrebbe far girare bene il mondo con il timone della sua caravella. Lei vorrebbe saper volare e con la sua bacchetta cambiare le cose che non vanno. A lei piacciono i bambini e, quando vede che qualche bimbo nel mondo non viene trattato come dovrebbe, grida al suo equipaggio il suo grido selvaggio: «tutti dritti per i diritti» e parte a vele spiegate a fare giustizia. Lei è la pirata che si crede una fata. Ma dai, non si è mai sentita una voce feroce di una bucaniera cantare una ninna nanna, un uncino d’acciaio dare una carezza o un occhio bendato fare l’occhiolino. E avete mai visto una fata che mangia il pollo con le mani e si pulisce la bocca con le maniche della larga camicia? Insomma... non si è mai sentito di una pirata che fa una magia, poi ride e vola via... Almeno fino a ora.
Lo spettacolo invita a partecipare a un viaggio fantastico per mari lontani e burrascosi, in compagnia della pirata che si crede una fata, del suo equipaggio selvaggio e degli animaletti che abitano il grande veliero nero. Abbiamo bisogno di tanti bambini. Per cantare tutti insieme le canzoni dei pirati buoni e anche i ritornelli dei pirati monelli. E per andare tutti dritti verso i diritti. Buon viaggio.
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Fondazione Benetton Studi Ricerche
/ en.fbsr.it stampa del 23 novembre 2024
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