Per la migliore impostazione di un’autonoma attività di ricerca, è parso utile organizzare incontri di studio nei quali verificare al massimo livello le tendenze in atto e la situazione degli studi nel settore.
Così è stato per l’incontro di Treviso (del 1991) dedicato a Gioco e giustizia nell’Italia di Comune (titolo del volume che ne ha raccolto i materiali nel 1993), nonché per il convegno del 1994, avente come tema Gioco, civilizzazione, transizioni/Spiel, Zivilisation, Gesellschaftlicher Umbruch, organizzato a Bonn in collaborazione con l’Historisches Seminar di quella Università e con la Fondation Maison des Sciences de l’Homme di Parigi, i cui materiali sono stati pubblicati in una sezione specifica di «Ludica» n. 1.
Nell’ottobre 1999 infine, presso il Centro Italo-Tedesco Villa Vigoni a Loveno di Menaggio (Como), in collaborazione con il Centro Italo-Tedesco stesso e l’Institut für Geschichte der Medizin der Robert Bosch Stiftung di Stoccarda, la Fondazione ha organizzato il seminario: The Doctor on the Stage: performing and curing in early modern Europe/Il medico in scena: rappresentazione e guarigione in Europa nella prima età moderna.
Il seminario, con il coordinamento scientifico dei professori Robert Jütte (Stoccarda), Gherardo Ortalli (Venezia) e Bernd Roeck (Zurigo), si è articolato in quattro sezioni: I. The Arts, Theatre and Healing: the early modern culture of laughing/Kunst, Spiel und Heilen: Die frühneuzeitliche Kultur des Lachens/Arte, teatro e guarigione: la cultura del riso nella prima età moderna; II. Literary topoi and images/Literarische Topoi und bildliche Repräsentationen/Topoi letterari e rappresentazioni figurative; III. “The medical marketplace”: Healers, Patients, By-Standers/“Marktmäßige Medizin”: Heil-Künstler, Patienten, Zuschauer/“La medicina al mercato”: guaritori, malati, spettatori; IV. Medical pluralism: case studies on the toleration of “quacks” and “mountebanks”/Medizinischer Pluralismus: Fallstudien zur Duldung von “Scharlatanen” und “Quacksalbern”/Pluralismo medico: esempi di tolleranza per ciarlatani e saltimbanchi. I materiali sono stati pubblicati in «Ludica» n. 5-6.
Si tratta in complesso di impegni non lievi, condotti tenendo conto della struttura agile e mirata ai singoli progetti concreti che la Fondazione vuole mantenere nel settore di storia del gioco. Sono per altro impegni fortemente sostenuti dal convincimento della opportunità del progetto culturale che ne è alla base.