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la Fondazione per

La musica delle parole

programma delle conferenze


Il ciclo si aprirà martedì 15 novembre alle ore 21 con Incontrando oggi il Viandante di Schubert.

Quanto somigliano gli anni della Restaurazione a Vienna ai nostri? Guida all’ascolto a cura

di Filippo Faes, Conservatorio Statale di Musica “A. Steffani” di Castelfranco Veneto.

Parteciperanno il soprano Ernesta Pontarolo e il contralto Paola De Longhi.

 

Martedì 10 gennaioMarco Di Pasquale, docente di Storia della musica al Conservatorio di Vicenza, guiderà nell’ascolto de Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi.

Eseguita per la prima volta nel carnevale del 1624 a Venezia, questa celebre composizione si segnala per la sperimentalità spinta che governa tutte le opzioni nella disponibilità del compositore, dalla selezione del testo alla strategia compositiva, dal suggerimento delle movenze di scena alle prescrizioni minute circa l’uso degli strumenti musicali. Concepito intorno all’episodio forse più toccante della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, questo madrigale rappresentativo si avvale sapientemente della coniugazione di tema guerriero e di tema amoroso. Anziché risolversi in mutua elisione, i due contrapposti si rafforzano a vicenda come in un ben riuscito ossimoro.

 

Martedì 24 gennaioGianni Ruffin, docente di Poesia per musica e drammaturgia musicale al Conservatorio di Adria, affronterà e proporrà alcuni importanti snodi concettuali per la comprensione della figura artistica di Richard Wagner su cui gravano da lungo tempo le ipoteche di grossolani luoghi comuni. Un disperante pressapochismo ne ha disinvoltamente mescolato la semplicistica considerazione della vicenda biografica con una superficiale conoscenza delle opere d’arte, piegate a interpretazioni parziali e tendenziose. Nei due-tre decenni più recenti strumentalizzazioni e banalizzazioni sono state ampiamente esorcizzate dagli studiosi, le cui elaborazioni, tuttavia, sono rimaste perlopiù ininfluenti sulla consapevolezza media degli appassionati. Interrogando opere d’arte di rara densità simbolica si è delineata un’immagine profondamente rinnovata del teatro wagneriano, del suo senso storico e dei significati che esso, simbolicamente, porta sulla scena.

 

Martedì 7 febbraio, nell’incontro Nello specchio dei suoni, Renato Calza, docente di Storia della musica al Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza, guiderà nella scoperta delle intersecazioni fra poesia e musica nell’opera di Maurice Ravel. La poetica decadente dell’equivalenza dei linguaggi dell’arte è centrale nella produzione del compositore francese e genera sottili e artificiose interferenze tra le suggestioni di un testo poetico e l’invenzione musicale. Ciò accade sia nella mélodie sia nelle opere strumentali e approda all’ermetismo poetico-musicale dei Trois Poèmes de Stéphane Mallarmé e infine alle enigmatiche rifrazioni di un testo poetico nel Concerto per la mano sinistra. L’incontro sarà dedicato all’esplorazione di tali interferenze, anche alla luce della formazione e dello svolgersi della poetica della corrispondenza delle arti, da Baudelaire a Huysmans e al conte Robert de Montesquiou.

 

Martedì 21 febbraio, Franco Rossi, docente di Storia della musica al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, affronterà il tema della parola scenica in Giuseppe Verdi, nell’incontro Radames... vive... «Verdi» spiega Franco Rossi «non fu un librettista ma il suo interesse così vivo per questo tema lo portò a contribuire alla stesura dell’Aida e di molte altre opere».

 


 

novembre 2011 - febbraio 2012

ore 20.30

spazi Bomben

in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “A. Steffani” di Castelfranco Veneto

 
 
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