NOVEMBRE 2024
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la Fondazione per

Ippolito Pizzetti (1926-2007)


È nato a Milano il 30 gennaio 1926. Si è laureato in letteratura italiana con Natalino Sapegno, a Roma, nel 1952. Nel 1968 ha pubblicato, con Henry Cocker, il Libro dei Fiori (Garzanti). Dal 1970 ha svolto attività di paesaggista, con incarichi pubblici e privati, fino al 1991 in collaborazione con Andreola Vettori e Domenico De Liguori. La sua riflessione e la sua battaglia di idee per il paesaggio e per il giardino trovano spazio nel suo vasto lavoro pubblicistico nei maggiori organi di stampa. A partire dal 1974 ha tenuto rubriche giornalistiche su «L’Espresso» (fino al 1984), «Il Corriere della Sera», «La Stampa», «L’Europeo», «Epoca», «Il Messaggero», «La Voce» di Indro Montanelli; ha collaborato e pubblicato articoli e saggi su vari periodici, tra cui «Abitare», «Casa Vogue», «Spazio e Società», «Ville e Giardini», «Casabella», «Golem l’Indispensabile» (dal 2002). Ha diretto per Rizzoli la collana “L’Ornitorinco”, per Arcana la collana i viaggi “Aritroso”, per Franco Muzzio la collana “Il Corvo e la Colomba”. Nel 1982 ha raccolto in Pollice verde (Rizzoli; ristampato nel 2006) novantasette suoi interventi, introdotti da un saggio di speciale intensità. Nel 1986 ha pubblicato Piccoli giardini (Idealibri). A partire dal 1992 ha insegnato arte dei giardini e composizione paesaggistica nelle Università di Roma, Palermo e Venezia (IUAV). Ha partecipato a molti progetti e concorsi nazionali e internazionali con Costantino Dardi, Ludovico Quaroni, Gino Valle, Aldo Aymonino, Vittorio Gregotti, Luigi Snozzi e altri; e a moltissimi seminari, convegni, laboratori, sopraluoghi, chiamato spesso per la sua capacità di dare pareri schietti e implacabilmente giusti.
Dal 1989 ha collaborato con la Fondazione Benetton Studi Ricerche, facendo parte del Comitato scientifico dei Corsi sul governo del paesaggio e della Giuria del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, nella quale l’autorevolezza carismatica gli viene da naturale discernimento tra luoghi di qualità e luoghi opachi, tra gesti di talento e furbizie comunicative; e con la quale ha compiuto quasi tutti i viaggi e i sopraluoghi, a cominciare, nel luglio 1990, dal viaggio compiuto con Domenico Luciani e Lionello Puppi in Brasile per conoscere da vicino le opere di Roberto Burle Marx.
Nel gennaio 1992 ha donato alla Fondazione Benetton Studi Ricerche la sua biblioteca scientifica, un fondo di particolare valore e rarità che rispecchia la personalità complessa dello studioso e la sua formazione insieme letteraria, naturalistica e artistica, circa 4.000 volumi di cui oltre 3.000 sono già nella biblioteca trevigiana, disponibili alla consultazione con adeguate regole, ordinati con criteri che contribuiscono a restituire l’identità complessiva di una raccolta fortemente connotata dal gusto e dalla vicenda intellettuale del collezionatore.
Ha fatto parte della giuria del Premio Grinzane Giardini Botanici Hanbury.
Nel 1998 ha pubblicato Robinson in città. Vita privata di un giardiniere matto (Archinto), microdosi di saggezza extravagante, dolente e profonda offerte in sequenza, a mo di diario; ha curato per Garzanti l’Enciclopedia dei Fiori e del Giardino, tratta, con importanti aggiornamenti, dal Libro dei Fiori del 1968.
È stato presidente dell’AIAPP e ha fatto parte del Comitato per i Giardini Storici del Ministero dei Beni Culturali.
Nel 2002 ha vinto il Premio Pietro Porcinai alla carriera.
Nel 2003 ha vinto il Premio Internazionale San Valentino d’Oro.
Nel 2003 ha collaborato con l’architetto Domenico Luciani alla definizione del giardino della Fondazione Benetton e dal 2004 ha collaborato con lui al rinnovo di altri giardini nel Veneto.
Il 2 dicembre 2004 l’Università di Ferrara gli ha conferito la laurea honoris causa in architettura; nell’occasione ha svolto, davanti a un’assemblea di colleghi e di discepoli, di amici e amiche di varie generazioni, una lectio magistralis dal titolo La mia lunga strada verso il paesaggismo.
Il primo gennaio 2005 il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, lo ha insignito dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana e il 17 maggio dello stesso anno, in occasione della Settimana della Cultura, gli ha conferito la Medaglia d’Oro di Benemerito della Cultura e dell’Arte.



 
 
 
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